I am no longer myself: Melania Dalla Costa testimonial della campagna UNICRI delle Nazioni Unite
L’attrice Melania Dalla Costa è la testimonial della campagna 2019 contro la violenza sulle donne dell’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI). La campagna sarà lanciata in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra ogni anno il 25 novembre. Il tema della campagna scelto per il 2019 s’incentra sull’uguaglianza di genere e rappresenta una chiamata collettiva contro lo stupro.
I dati ONU sulla violenza alle donne
Secondo l’ONU ancora oggi una donna su tre è vittima di forme di violenza nell’arco della sua vita. In tempi di guerra e di pace e in ogni paese, le donne subiscono abusi sessuali. Lo stupro si radica nelle credenze patriarcali, nelle dinamiche di potere e nel bisogno di controllo. Questi sono in larga misura gli elementi alla base di società dove la violenza sessuale è pervasiva, troppo spesso ignorata e ridotta a un fatto della quotidianità. Negli ultimi anni la voce delle sopravvissute e degli attivisti ha generato una reazione mondiale e raggiunto un crescendo che non può più essere ignorato. Una richiesta di cambiamento che sta producendo effetti ovunque.
La giornata internazionale del 25 novembre vuole inotre essere un richiamo all’emancipazione delle donne e delle ragazze in ogni settore e in ogni paese. Oggi più che mai è necessario rispondere a questa chiamata per creare le condizioni di una società dove le donne non siano più discriminate e abusate.
Melania Dalla Costa, testimonial della campagna UNICRI
“Ho deciso di partecipare a questo prestigioso progetto, e sono onorata di farne parte, perché con tutte le mie forze ed il mio cuore voglio aiutare chi soffre e per non dimenticare che il 25 novembre del 1960, furono uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana” dice Melania Dalla Costa e prosegue “dopo il lavoro che ho svolto con ‘I Sogni Sospesi‘, un film contro la violenza sulle donne, che è stato presentato alla 76a Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia, che mi vede in veste di protagonista e produttrice, per me questa campagna è la continuazione di un percorso che ho intrapreso e continuerò. La campagna con l’UNICRI vuole dare voce a tutte le donne che hanno vissuto il trauma di una violenza sessuale, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e vuole ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto. Per me il compito fondamentale dell’essere umano è aiutare i più deboli e sono felice di essere accanto, con questa campagna, all’UNICRI in questa missione. La violenza sulle donne ha molti volti; dai reati come la violenza fisica a quella sessuale, lo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica. Noi donne ogni giorno lottiamo per dimostrare che possiamo lavorare, essere forti, avere una famiglia e crescere i nostri figli. Però esiste il diritto di essere una donna e di essere fragile”.
Gli abusi sono una forma di debolezza
Secondo la Direttrice dell’UNICRI, Bettina Tucci Bartsiotas “Sconfiggere la violenza contro le donne richiede un cambiamento culturale radicale delle nostre società. Parliamo di innovazione di avanzamenti scientifici, ma ancora oggi milioni di donne vivono la barbarie degli abusi. Spesso, troppo spesso circondate dal silenzio e dall’emarginazione. Dobbiamo fare di più per impedire che le donne subiscano sistematicamente violenze sessuali nei teatri di guerra. Ma non solo: anche nei paesi più sviluppati mancano servizi essenziali, centri di ascolto per le vittime e le persone con inclinazioni violente, prevenzione e protezione. Questa campagna è dedicata alle vittime, descrive un processo doloroso di annullamento della personalità. Una personalità che può rinascere attraverso la forza che viene dalla solidarietà e dalla condivisione. La campagna lancia anche un messaggio ai violenti: gli abusi sono una forma di debolezza, una negazione del nostro stato di esseri umani”.